Il ministro della cultura francese Aurélie Filipetti ha deciso di rimuovere dal ruolo di presidente del Musée Picasso, Anne Baldassari, ruolo che quest´ultima ricopriva dal 2005. Tutto ciò a pochi mesi dalla riapertura del museo, che avverrà a metà settembre. Alla base del licenziamento della Baldassari i suoi metodi manageriali autoritari, oltre alle continue polemiche dovute ai ritardi dei lavori di ristrutturazione slittati di ben cinque anni rispetto ai tre previsti. Oltre al malumore delle maestranze che denunciano il malessere che regna nel luogo di lavoro. Infatti l´allargamento dello spazio espositivo ospiterà le cinquemila opere del grande pittore di Malaga. A nulla è valsa la strenua difesa della Baldassari che, tra l´altro in passato aveva sempre goduto della stima degli eredi Picasso. Non è la prima Querelle che si sviluppa intorno al Museo Picasso, che ha aperto le sue porte nel 1985 nello splendido hotel Salè, dimora storica nel quartiere del Marais. Scadalizzato il commento di Claude Picasso figlio del grande pittore, che già in passato aveva espresso il suo malumore nei confronti del Governo Francese, reo, secondo lui, di boicottare il museo e di prendersi poca cura della memoria e del genio paterno. Il nuovo presidente dovrebbe essere noto entro quindici giorni e tra i possibili candidati: Beaubourg, Didier Ottinger, ed infine Laurent Le Bon, attuale direttore del Centre-Pompidou-Metz.