La visione di Ezechiele, Raffaello Sanzio |
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Sino al 24 Gennaio 2016 nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria (Torino), è in corso la mostra "Raffaello, il Sole delle arti", un inno espositivo al genio rinascimentale che, con Leonardo e Michelangelo, formò la cosiddetta "Triade solare".
Un genio che nell´arco della sua breve esistenza è riuscito ad incidere indelebilmente la storia dell´Arte Italiana. Uomo colto e raffinato Raffaello, nella sua pittura rielaborò i valori dell´umanesimo e l´amore per la classicità, con lui quindi, cambia radicalmente la figura dell´artista rinascimentale, anche se con l´eredità degli altri due geni universali Michelangelo e Leonardo.
Raffaello Sanzio, divino pittore sembra raggiungere la perfezione per la naturalezza del suo tratto come se il suo pennello catturasse la luce trasferendola in ricchezza cromatica.
Il suo percorso artistico inizia ad Urbino, nella fiorente bottega del padre, il pittore Giovanni Santi per poi trasferirsi a Città di Castello attraversando Firenze per raggiungere Roma che a quel tempo era il centro culturale ed artistico per eccellenza. Infatti i pontificati di Giulio II della Rovere e di Leone X de´ Medici segnarono la supremazia artistica della Città Eterna nella prima metà del Cinquecento. Giulio II fu autore di un ambizioso progetto politico e culturale che voleva restituire a Roma lo splendore imperiale, dando impulso a grandiose opere artistiche come la Volta della Cappella Sistina di Michelangelo e le Stanze Vaticane di Raffaello.
Con Leone X furono invece approfonditi gli studi archeologici con Raffaello protagonista assoluto. La mostra alla Reggia di Venaria, curata da Gabriele Barucca e Sylvia Ferino espone centotrenta opere, di cui una decina di dipinti di Raffaello, e tra le altre, maioliche, arazzi, incisioni, coppe, piatti di diversi autori a lui ispirate.
Il "Sole delle Arti attraverso il percorso espositivo, ci avvicina come mai prima d´ora al grande maestro urbinate, alla sua poetica dello sguardo, alle sue reminiscenze pinturicchieste, del Perugino, del Signorelli, di Luca della Robbia. Quest´ultimo rappresentò un riferimento importante per le sue celebri e dolcissime Madonne di Raffaello, testimoniato, nella mostra dalla "Madonna del Granduca", opera di straordinaria bellezza con riferimenti leonardeschi e che la mano di Raffaello rende avvolta quasi da una grazia ultraterrena, rimandando al visitatore l´estrema dolcezza del rapporto tra madre e figlio.
Altri capolavori emergono dalla penombra per un gioco di luci ed ombre e sono i ritratti creati da Raffaello che diverranno un modello indiscusso per la ritrattistica cinquecentesca ed un punto di riferimento per la storia della pittura italiana.
I ritratti che emergono sono quelli di "Elisabetta Gonzaga", del "Giovane Con Pomo" e" Ritratto di donna", "La muta". Un altro spazio della mostra è dedicato alle incisioni tratte dalle opere di Raffaello firmate dal bolognese Marcantonio Raimondi, da Marco Dente da Ravenna, Agostino Veneziano e Ugo da Carpi. Si prosegue con Raffaello Icona e Ispiratore di stili e modelli, da cui il titolo della mostra "Sole delle Arti" a lui riferito.
Arriviamo ora al tema della "Madonna col bambino" presente con la "Madonna del Granduca" replicata nella "Madonna Bridgewater" e nella " Madonna d´Orlèans" di Gerolamo Giovenone. Del maestro ammiriamo "La visione di Ezechiele" ed in arrivo da Bologna, "L´estasi di Santa Cecilia", nata come pala d´altare, che costituisce un riferimento per la pittura devozionale di tutti i tempi. Michelangelo, Leonardo, Raffaello magici, divini, poeti dell´assoluto rapito e fissato sulla tela per l´eternità, testimoni della Bellezza, del Sublime, del Talento, dell´ispirazione che ancora oggi, come allora, fanno vibrare le corde dell´anima di ogni amante dell´Arte di ciascun angolo del pianeta.