Messo all'asta alla fine del 2011 per 7,4 milioni di euro, il cinquecentesco Palazzo Antonini ad oggi è ancora in attesa di nuovi possibili acquirenti. Realizzato da Andrea Palladio, architetto rinascimentale della Repubblica di Venezia è stato per più di un secolo sede della Banca d'Italia di Udine. Quando si parla di Palazzo Antonini commissionato al Palladio dall'aristocratico Floriano Antonini, non si possono non menzionare la sua splendida facciata a semicolonne ioniche oltre alla meravigliosa sala delle "Quattro Colonne", oltre allo splendido giardino con una superficie di tremila metri quadrati. Numerose sono state le polemiche a seguito della scelta della Banca d'Italia di non utilizzarlo più come sede e di trasferire i pezzi più pregiati del palazzo nella sede di Trieste. Tra gli arredi più importanti : divani, quadri, mobili e tavoli realizzati su misura, tutti progettati espressamente per arricchire gli spazi della vita palladiana. Il sindaco di Udine, Furio Hansell, a preso contatto con il Presidente del Fiuli Venezia Giulia Deborah Serracchiani e con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi per cercare di far cambiare i progetti logistici della Banca d'Italia. A tutt'oggi sembra sia stato invano il suo tentativo. Infatti non sono bastate ne le migliaia di visitatori della giornate di pirmavera del Fai ne le numerose richieste provenienti dall'Italia e dall'estero a far cambiare il quadro della situazione. Tutto ciò ci fa ancora una volta comprendere, semmai ce ne fosse ancora bisogno, di come la gestione del patrimonio culturale ed artistico italiano sia completamente inefficiente. Ma la domanda che sorge spontanea in questa vicenda e che ci deve fare riflettere specie in questo caso, dove non arriva l'investitore pubblico il privato arriva ? E semmai, quest'ultimo sarebbe in grado di gestire un bene sottoposto a così numerosi vincoli ? Se lo starà chiedendo certamente il Professore Emerito Howard Burns che in Inghilterra ha scoperto la parte delle copie originali del progetto del Palladio, con i relativi tre prospetti dell'edificio. Ma soprattutto se lo chiederanno i cittadini di Udine che stanno assistendo impotenti al trasferimento di un patrimonio artistico della propria città di fondamentale importanza sia culturale che turistica. Purtroppo il comune di Udine, pur potendo esercitare il diritto di prelazione sull'acquisto, non dispone dei 7,4 milioni di Euro necessari per l'acquisizione dello storico palazzo Palladiano.