Jean Arp, Femme paysage, 1966 |
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Nell´affascinante cornice delle Terme di Diocleziano di Roma è in corsa una retrospettiva su Jean Arp, mostra dedicatagli ai cinquant´anni dalla sua morte.
Artista poliedrico Jean Arp, ha sempre ricercato un superamento dalle forme tradizionali dell´arte figurativa, collocandosi in un´epoca storica dove questa ricerca era costante, si pensi al cubismo e al surrealismo.
La sua ricerca poetica divenne una tendenza culturale, fu uno dei fondatori del dadaismo, corrente artistica che ha come scopo principale quello di stravolgere i canoni dell´arte.
Il dadaismo rappresentava l´opposto, si afferma che gli artisti che fecero parte di questo movimento non creavano arte ma anti-arte ossia la necessità costante di stravolgere i canoni classici in ogni ambito artistico, dalla letteratura alla scultura alla pittura.
La poetica di Arp è una poetica del caso, ciò che doveva emergere dall´opera d´arte era l´essenza spirituale, la materia diventava solo un mezzo per esprimere il non materiale.
Questo tipo di poetica sarà utilizzata anche dai surrealisti per far emergere ciò che c´è all´interno, più propriamente l´inconscio umano.
Jean Arp ha la tendenza di far emergere dalle sue opere attraverso la spontaneità dei gesti, l´inconscio.
Il percorso espositivo vede in mostra oltre ottanta opere del celebre artista.
Le opere che ritroviamo sono prevalentemente opere scultoree, sinuose e morbide, come ad esempio "Thales de Milet" (bronzo 1951) e Siréne (bronzo 1942).
Si possono ammirare opere scultoree di grandi dimensioni come ad esempio "Berger des Nauges" (1953) di oltre tre metri d´altezza, oppure "Femme paysage" (marmo 1962).
Oltre alle sculture all´interno del percorso troviamo rilievi stampe e papier collé.
L´ultima sezione della mostra è dedicata alle opere della moglie del celebre artista, Sophie Taeuber.
Tra i due vi è stata un´incessante dialettica, che ha dato frutto ad una nuova visione della realtà.
La mostra iniziata il 30 settembre, terminerà il 15 gennaio 2017.