Il Palazzo delle Esposizioni a Roma dal 13 Febbraio 2016 sino al 1 Maggio 2016, ospita la mostra "Via Crucis", la Passione di Cristo, di Fernando Botero, nella quale sono esposte sessantatre opere del grande artista colombiano.
Dopo aver fatto tappa a New York, Medelin, Panama e Lisbona l´esposizione arriva a Roma, una esperienza da non perdere sia per il tema, che per la conoscenza di uno dei pittori viventi più rappresentativi del secolo.
Tra i tratti distintivi della sua opera lo stupefacente uso del colore che riesce, unitamente al tema esposto a trasmettere sentimenti quali pathos ed emozione.
La "Via Crucis, la Passione di Cristo", tocca uno dei più grandi temi iconografici dell´arte sacra sin dal Rinascimento, in cui Botero rende vivo ogni personaggio dell´opera facendolo partecipare al grande mistero della passione di Cristo.
Questo ciclo composto da ventisette olii e trentaquattro opere su carta, è permeato dalla cultura pittorica tipica del Sudamerica, di cui Botero è testimone con la sua opera. La sua arte offre diverse chiavi di lettura ed una interpretazione di molti artisti protagonisti dell´arte occidentale che, attraverso i suoi viaggi in Italia, Spagna, Francia, ha potuto conoscere e studiare, rimanendo estasiato dai grandi capolavori di grandi pittori tra i quali Paolo Uccello, Rubens, Velàzquez, Cezanne e Pablo Picasso.
Botero, ha popolato le sue opere di abbondanza di forme dilatandole avvolgendole da un particolare sguardo deformante, al limite della realtà.
Uno dei temi ricorrenti nelle sue creazioni è la trattazione di temi sacri, infatti dai suoi paesaggi emergono cattedrali, campanili, cupole e la maternità in cui Botero identifica la Madonna con il Bambino.
Tornando alla mostra esposta al Palazzo delle Esposizioni, dalle sue tele il visitatore sarà portato a riflettere sul dramma della passione e morte di Cristo, in cui si evince, attraverso il colore, l´eterna dualità tra luce e tenebre, verità e menzogna.
Un viaggio sacro inatteso, proprio perché abituati all´inconfondibile stile del maestro colombiano che ci ha abituato a soggetti attraversati da una insolita dilatazione che si trasfigurano in forme quasi reali con sguardi spesso persi nel vuoto, quasi osservino senza veramente guardare.
Ma sia nella via Crucis che nei suoi dipinti della prigione di Abu Ghraib, il suo stile inconfondibile, pur mantenendo la sua unicità, infonde in esse, oltre alla grande bellezza intensità e profondità emozionando e commuovendo, non solo per gli eventi rappresentati, ma per l´immenso talento di Botero nel trasmettere tali emozioni.
Il linguaggio figurativo ed ironico che caratterizza la sua opera, nella via Crucis viene trasfuso di compassione, poesia, dramma, intensità e partecipazione dell´anima alla passione di Cristo, evento che ha segnato per sempre la storia dell´umanità.