Dal 4 Dicembre 2015 al 8 Maggio 2016 l´Ara Pacis ospita il grande pittore, innovatore Henry Toulouse Lautrec.
Sono esposte 170 litrografie di cui il maestro fu promulgatore essendo quest'ultima una tecnica modernissima, oltre ai dipinti, disegni, manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine di locali. La mostra offre al visitatore la possibilità di conoscere uno dei più grandi pittori di fine ottocento francesi. Rampollo di una delle più antiche casate aristocratiche, fu afflitto sin da piccolo da una serie di infermità che ne condizionarono la crescita ed il destino. Trasferitosi a Parigi attratto dalla pittura degli Impressionisti, si accosta in particolar modo a Degas, che con la sua pittura si concentrava su ballerine e lavandaie, dipinte osservando con partecipazione il loro operato.
Forse perché condizionato dal suo aspetto fisico Toulouse Lautrec trova ispirazione nella notte, in ambienti popolari come Café Chantantsh, postriboli, sale da ballo e circhi.
La sua pittura non si ferma dinanzi alla effettiva realtà notturna degli ambienti da lui frequentati, in un arte di grande libertà egli coglie con la sua sensibilità aspetti altrimenti non rilevanti.
La mostra di Roma fa conoscere interamente l´opera del maestro donando il talento ed il genio di un artista che ha vissuto intensamente e brevemente assaporando e superando i suoi limiti fisici sublimandoli in una forma d´arte antesignana con l´efficace sintesi di immagini, parole, colori e la sua produzione di manifesti ed illustrazioni, lasciando dietro sé l´Impressionismo da un lato e fonte d´ispirazione per l´Espressionismo dall´altro.
La rassegna è divisa per sezioni tematiche ed è quindi un simbolico viaggio nella Parigi notturna a lui contemporanea.
La prima è "Notti Parigine", che raccoglie scene ispirate dal Moulin Rouge, locale per il quale creò un manifesto che è, a tutti gli effetti, un´opera d´arte.
L´interpretazione di Toulouse Lautrec della Parigi fin Du Siécle è completamente diversa dai dipinti di Renoir e dalla aristocratica malinconia dell´ultimo Manet, proprio perché la pittura del maestro è filtrata dalla sua intima sofferenza che lo porta ad avvicinarsi ad ambienti di persone anch´esse provate dalla vita, chi in un senso chi in un altro.
Storie personali si incrociano, ispirano e poi fuggono ed il pittore riesce a cogliere le sensazionie le emozioni pur profonde trasmesse dai soggetti osservati.
L´abilità del disegno caratterizza la pittura oltre che la grafica del maestro, che ha lasciato testimonianza con ritratti indimenticabili di donne.
La seconda sezione è dedicata a "Le dive" con i tratti, ad esempio di Jane Avril, ballerina ritratta anche nel ruolo di una intenditrice d´arte sulla copertina di L´Estampe originale, pubblicazione che promuoverà la litografia contemporanea.
Nella terza sezione "Le donne della notte", protagonista è l´ambiente delle case chiuse, che l´artista frequentava assiduamente e dove, osservando quella realtà per ore, traeva ispirazione per le sue tele.
Continuando il viaggio incontriamo la quarta sezione tematica concentrata sul mondo del teatro, mentre la quinta chiude la rassegna con opere dedicate agli amici.
Tra le opere più intense della mostra ci sono le cromolitografie della serie "Elles", in cui sono ritratte prostitute, colte in moneti di grande intimità, ma tradotte in pittura con rispetto e partecipazione.
Henry Toulouse Lautrec, oltre al grande talento pittorico è anche un maestro del pensiero, con la sua massima "bisogna essere capaci di convivere con se stessi", ci insegna a superare il limite del dolore che, invece di paralizzarlo, lo trascende tant´è che Jules Renard diceva che più frequentava il maestro, più gli appariva grande, sino a che la sua statura diveniva al di sopra della norma. La grandezza ancora una volta non è quantificabile se non nell´anima e nel genio