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  23 Novembre 2024
07/02/2015 di Marco Minuto

L´infinito mistero della luce tradotto in opere d´arte


A Venezia presso il Museo Correr è in corso sino al 15 Marzo 2015 una mostra di oltre 130 opere realizzate tra il XVI e XVIII.
Questa straordinaria raccolta è la testimonianza più significativa di quanto Venezia rappresentasse la culla dei più raffinati artisti Italiani.
Il rientro momentaneo di queste opere rende omaggio all'Arte veneta partendo dal Rinascimento Veneziano sino all'Ottocento, dove la città divenne fonte d'ispirazione anche per artisti stranieri dal Romanticismo all'Impressionismo.
La peculiarità di questa esposizione è che sono esposti disegni preparatori, schizzi, studi per bottega, studi per definire posture e movimento di figure, il tutto con un tripudio di luce e poesia.
Infatti il disegno è l'imprinting più puro di un artista prima di affrontare la complessità della pittura.
Uno per tutti il geniale artefice del disegno è Giambattista Tiepolo che rimane maestro insuperabile della luce nella sua visione pittorica.
L'esposizione è curata da Andrew Robinson che riesce a renderla ancor più preziosa proprio per la delicatezza delle opere esposte.
Il percorso espositivo si apre con i disegni dei più importanti maestri del rinascimento come Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio, di cui è presentata la "Sacra Conversazione in un paesaggio", opera di grande ispirazione poetica.
Spiccano tra tutti i meravigliosi disegni di Giorgione, che ispirato dalla natura, e dalla sua spiritualità ,introduce a Venezia il genere delle Poesie, testimonianza delle quali un disegno inondato di una luce straordinaria quale "Madonna con Bambino, Sant'Antonio Abate, San Francesco e un donatore" , considerato dai critici il capolavoro su carta del grande maestro.
Proseguendo incontriamo i disegni di Lorenzo Lotto e Tiziano, oltre al grande capolavoro di Sebastiano del piombo un magnifico foglio con un Angelo ed un profeta, culmine di raffinatezza del Rinascimento veneziano.
Di Jacopo Bassano, che introduce i lavori del tardo Cinquecento incontriamo "il Cristo deriso", che fa parte di un gruppo di sei disegni sulla vita di Gesù eseguiti in gessi policromi su carta azzurra veneziana.
Capolavoro raffinato e di sublime intensità, riunito per questa occasione speciale e che donerà ai visitatori oltre alla straordinaria bellezza una luce spirituale che inonderà l'anima.
Studi di nudo e schizzi del Tintoretto, Paolo Veronese e Palma il giovane. Introducono il Canaletto, altro massimo esponente del Rinascimento Veneziano con le sue stupende viste di canali, lagune e palazzi, con la perfezione che sembra riprodurre l'anima del luogo, il "Genius loci".
Arrivando al XVII secolo troviamo una grande varietà di opere, con il delicato rococò degli artisti Sebastiano Ricci, Giovanni Antonio Pellegrini, Giovan Battista Piazzetta.
L'esposizione prosegue con le opere di Giambattista Tiepolo, Marco Ricci e Francesco Zuccarelli.
L'epopea della Storia dell'Arte veneziana sembra concludersi con la caduta della Repubblica nel 1797, continua comunque il suo percorso con gli artisti veneziani, che pur trasferendosi all'estero, contribuiranno con le nuove tecniche che si ritroveranno nella corrente del Neoclassicismo.
D'altronde, Venezia fonte d'ispirazione perenne per artisti, letterati, musicisti e poeti continua ancora oggi a diffondere la sua magia attraverso le atmosfere irripetibili di un fascino senza tempo.
Anche il Romanticismo e l'Impressionismo saranno influenzati dalla scuola Veneziana, che oltre alla tecnica ha lasciato la sua impronta poetica in tutta la storia dell'arte, passata, presente, e futura.

GALLERIA FOTOGRAFICA
Jacopo Bassano, Cristo Deriso  Giorgione, Madonna col bambino,1498-1500 circa  Canaletto, Piazza San Marco Venezia, 1723 circa
 
 
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