La galleria Lorcan O´Neill, nel cuore di Roma, ospita dal 24 gennaio la personale di Eddie Peake, artista londinese di fama internazionale.
Visionario, poliedrico, Peake ha l´abilità di cimentarsi in più di una forma d´arte, padroneggiando tecniche che vanno dal video alla fotografia, dalle installazioni alle performance dal vivo, dalla pittura alla scultura; tutti mezzi espressivi attraverso i quali riesce a interpretare sentimenti e angosce della cultura contemporanea, entrando in contatto con il mondo simbolico e segreto dello spettatore.
Se il ruolo dell´artista è sempre stato quello di comunicare sensazioni attraverso l´utilizzo di vari strumenti, le immagini di Eddie Peake comunicano su più livelli e attraverso innumerevoli strumenti. Le sue opere, coloratissime e originali, ci proiettano nell´immaginario dell´artista, che prende vita ora nel gesso, nel bronzo, nell´acciaio, ora nella pittura ad olio e nell´acrilico. Un immaginario nel quale l´essere umano è rappresentato senza troppe inibizioni: alcune sculture di uomini nudi, quasi una provocazione stereotipata, ci avvicinano all´intimo bisogno di essere noi stessi, di vivere svincolati dai limiti imposti dalla società. L´atto dell´artista è quello di creare attraverso il colore, e l´impiego di materiali duttili e malleabili che possano dare forma ai pensieri; la materializzazione di questi apre alla possibilità di entrare in contatto con la parte più arcaica e ancestrale del nostro io, un passaggio che la pittura ci permette di compiere nella maniera più immediata possibile, stimolandoci a mantenere vivo il rapporto con quella parte di noi che la vita in società tende continuamente ad assopire.
Eddie Peake è nato a Londra nel 1981 e, sebbene abbia vissuto anche a Gerusalemme e a Roma, nelle sue opere emerge di continuo la caotica modernità della sua città natale; un´eccentrica ma ben definita Street Art da interno, costellata di neon e di colori fluo, alla quale un orso polare in plexiglass può aggiungere un tocco di sconcertante pathos. La sua arte, oltre a emozionarci,
ci invita a riflettere sulla società contemporanea. I ritmi che questa ci impone sono sempre più serrati. E se provassimo a guardare le sue opere con la stessa frenetica rapidità? Il passaggio da un´immagine all´altra non ci farebbe perdere il filo narrativo della rappresentazione. Statue di metallo ondulate, colorate con spray fluo, con teste a forma di cubo punteggiate da una miriade di oggetti comuni sono il riflesso delle generazioni correnti, di giovani pieni di idee, emozioni, sensazioni, rabbie e paure. Il corpo flessuoso delle statue riflette la sfuggente elasticità dei tempi moderni, dove si sono infranti gli schemi rigidi del passato, lasciando spazio alla musica pop, alla Street Art, alla moda folle e coloratissima. Ancora di più: l´arte di Peake ci invita a definire meglio la nostra identità che emerge dall´identificazione dell´altro, del diverso. Ma le diversità di genere, di religione, di etnia, non sono più gettate nel calderone del melting pot, quanto in una salad bowl della cultura neo-pop. Un crogiolo di identità costruite attraverso gli occhi degli altri e, soprattutto, attraverso lo sguardo curioso e rivelatore degli artisti. Senza artisti visionari il mondo sarebbe più incerto. Quell´incertezza che nasce quando si smette di domandarsi: chi siamo? cosa vogliamo?
La Mostra alla galleria Lorcan O´Neill di Roma, vicolo dei Catinari 3, avrà fine ad Aprile 2015.