Presso la sala delle esposizioni dell´Accademia delle arti del disegno a Firenze è in corso sino al 28 dicembre l´esposizione che conclude l´anno celebrativo dedicato al genio Michelangiolesco.
Il titolo di questo omaggio "L´immortalità di un mito L´eredità di Michelangelo nelle arti e negli insegnamenti accademici a Firenze dal Cinquecento alla Contemporaneità" , emoziona ed al tempo stesso mette in rilievo il grande contributo che Michelangelo Buonarroti ha donato all´umanità intera.
La mostra è curata dai professori Sandro Bellesi e Francesca Petrucci dell´Accademia delle Belle Arti di Firenze, in collaborazione con studiosi, collezionisti, ed antiquari.
Una sinergia di passioni che ha sublimato, semmai ce ne fosse bisogno, quest´ultimo omaggio ad un anno così importante e che commemora sia la morte di Michelangelo che il 450° anniversario della Fondazione dell´Accademia delle Arti del Disegno, di cui proprio il Genio fu primo accademico. Un anno in cui si sono susseguite celebrazioni di ogni tipo quali eventi, convegni, e pubblicazioni.
La rassegna Michelangiolesca rievoca un´altra a lui dedicata nel lontano 1875 per il quarto centenario della sua nascita.
Fu proprio in quell´occasione che l´Accademia decise di realizzare calchi di gesso delle più note opere marmoree del grande artista o di loro particolari : tra cui lo "Schiavo Morente", "La Madonna di Bruges", "La Pietà Rondanini", "La Testa di Giuliano dei Medici", "Il Tondo Taddei", che ritroviamo in questa mostra insieme a ritratti inediti e sculture realizzati nei secoli dopo la morte di Michelangelo, tutti ispirati allo stile ed alla iconografia del grande artista fiorentino.
La modernità del genio la sua immensa impronta si rivelano nell´ultima sezione della rassegna dove sono esposte opere ed esercitazioni degli studenti della scuola di pittura, di fronte ai marmi della sacrestia nuova e le nuove medaglie Michelangiolesche realizzate dagli allievi della scuola di scultura.
Il catalogo della mostra curato sempre dai professori Sandro Bellesi e Francesca Petrucci è di un valore assoluto poiché sono raccolti venti saggi di noti professori d´arte sul legame degli artisti fiorentini con Michelangelo.
Superba, Suprema, Sublime l´arte di Michelangelo, inventore di forme, architetture, scultore e pittore, architetto, pensatore che ha attraversato l´intero ciclo del Rinascimento. Con la potenza espressiva del suo talento ha lasciato dietro di se capolavori assoluti ed irripetibili, davanti ai quali il visitatore sembra assistere ogni volta ad un vero e proprio miracolo.
Il suo genio precoce lo spinse a dare forma ai blocchi di marmo di Carrara, convinto da perfetto neoplatonico che la forma fosse già contenuta nella materia.
Genio poliedrico nella pittura occidentale si distinse tra i tanti con il capolavoro noto con il nome di "Tondo Doni", che rappresenta la sacra famiglia. Di forma circolare i Tondi erano destinati alla devozione privata ed è uno dei rari esempi di pittura da cavalletto di Michelangelo, artista che si cimentava per lo più nella tecnica dell´affresco.
La sua visione dell´Arte lo portò ad interpretare con i suoi capolavori gli ideali dell´antichità romana ricercati da quasi tutti gli artisti del Rinascimento.
Con lo sguardo al passato, al presente, al futuro comunque la potenza compositiva rende unico ed immortale il mito di uno dei più grandi artisti d´ogni tempo.