Una delle mostre più interessanti dell´estate è "La memoria del presente", aperta a Pesaro, Palazzo Mosca dal 22 giugno al 2 Novembre 2014.
Questa esposizione nasce dalla collaborazione tra diverse istituzioni culturali, dai musei civici al Comune di Pesaro, dal Consiglio Regionale delle Marche e Provincia di Pesaro ed Urbino, sostenute dalla Banca dell´Adriatico e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Macerata, che ha prestato alla mostra alcuni dei più grandi capolavori della Collezione di Palazzo Ricci.
Oltre a tali opere saranno esposti capolavori provenienti da numerose collezioni private . Una mostra sul novecento, nata dal progetto di Stefano Cecchetto che vuole raccontare attraverso le opere d´arte pitture e sculture un secolo complicato e travagliato da due guerre mondiali e che testimonia il grande cambiamento avvenuto in Italia dal primo conflitto mondiale sino agli anni settanta. Un cambiamento epocale, con diversi linguaggi espressivi, di cui l´artista diviene, attraverso la sua opera interprete della rinascita.
La mostra è divisa in due sezioni, la prima delle quali attraverso il tema delle Muse inquietanti di Giorgio De Chirico che mette in evidenza le grandi innovazioni artistiche dai primi del novecento agli anni quaranta, mentre con le numerose opere di Filippo De Pisis si ha la tesminonianza dell´Influenza che il gruppo Les italiens de Paris ha esercitato sulla pittura italiana di quel momento storico.
Con la seconda sezione, dal Paesaggio di Osvaldo Licini al Concetto Spaziale di Lucio Fontana si evince la trasformazione del linguaggio artistico dagli anni quaranta agli anni settanta, con una spinta innovativa prorompente, ricercando nuovi territori espressivi. Un cambiamento epocale dunque, con diversi linguaggi di cui l´artista diviene attraverso la sua opera, interprete di una nuova rinascita.
Tra le altre opere di spicco ci illuminano Giorgio De Chirico con il suo "Ritratto di Signora" opera degli anni venti, e Giacomo Balla con il suo "Ritratto della Signora Vigliani Ranieri Clelia", più vicino quest´ultimo al romanticismo di fine ottocento sino al suo superamento verso il futurismo attraverso una sua personale scelta poetica.
Le opere di Pittori come Depero, Dottori, Prampolini, Conti e Tulli invece testimonieranno la velocità espressiva avendo come tema principale la scomposizione e la ricomposizione del soggetto dipinto.
Infine con Campigli, Vedova, Burri, Schifano e Giò Pomodoro si indagheranno nuovi linguaggi artistici che lasceranno una impronta di rarissima espressività nell´arte contemporanea e da cui prenderanno forma tesi ed antitesi che ancora oggi rappresentano il tratto distintivo della nostra Storia dell´Arte Moderna.