"Il deterioramento è un terreno fertile da esplorare" (Ed Ruscha)
ROMA - Ancora qualche giorno per visitare la personale del celebre artista Ed Ruscha, in mostra alla Gagosian Gallery fino al 10 febbraio. Tra i maggiori protagonisti della cultura Pop americana tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Ruscha (classe 1937) narra nei suoi lavori la volubilità dei valori della società statunitense, attraverso stereotipi e immagini standardizzate, quali distributori di benzina, architetture di servizio e panorami anonimi, tra cui, in particolare, quelli californiani, ampia fonte di ispirazione tematica e stilistica.
Interessato alla cultura popolare e alla grafica commerciale, l´artista è autore dei famosi "Word Paintings", dipinti testuali recanti parole, spesso eccentricamente comiche o satiriche, che alludono alla cultura popolare e allo stile di vita di Los Angeles. Quando gli è stato chiesto da dove traesse ispirazione per questo tipo di dipinti, Ruscha ha risposto che si tratta di frasi che ascolta casualmente, pronunciate da persone sconosciute, mentre altre volte utilizza il vocabolario, dando vita a combinazioni assolutamente aleatorie. Tramite questi lavori l´artista intende analizzare lo scambio dialettico tra la dimensione fisica e comunicativa del linguaggio. Le scritte, sole o giustapposte a immagini naturalistiche, instaurano un gioco mentale tra segno, significato e rappresentazione.
Sebbene l´attività di Ruscha sia fortemente radicata nella descrizione tagliente di una realtà sociale analizzata da vicino, la sua arte, tuttavia, intende passare in rassegna anche temi più complessi e a carattere generale, quali il senso dell´esistenza e la transitorietà, tanto dell´uomo, quando del mondo.
Con la mostra alla Gagosian Gallery, Ruscha si conferma artista vitalmente creativo, nonostante prossimo agli ottant´anni, tuttora in grado di rinnovarsi e aprire nuove frontiere delle sua arte. Del resto, la sua produzione non si è mai attestata su un´unica modalità espressiva, passando dalla vicinanza alla Pop Art e al Realismo, a suggestioni proprie del Surrealismo, del Minimalismo e dell´Arte Concettuale. Aspetti ricorrenti del suo percorso sono stati, infatti, l´eterogeneità dei materiali e lo sperimentalismo compositivo.
Nei lavori in mostra, Ruscha prosegue la riflessione cominciata nel 2011 con la serie "Psyco Spaghetti Westerns", in cui attiva una considerazione sull´alterazione del panorama americano contemporaneo, che, nel corso del tempo, è mutato, passando da un´originaria condizione di purezza a uno scenario arido e industrializzato. È questo il caso di "Psyco Spaghetti Westerns #14" (2013-14), esposto in mostra, dove, con forte iperrealismo, vengono presentati una poltrona usurata e dei pneumatici logori, abbandonati - pare - sul ciglio di una strada. Sono immagini complesse e stratificate, in cui prende vita una meditazione amara e malinconica sulle sorti del mondo attuale.
In altri lavori, invece, come "Gal Chews Same Gum Since 1963" o "Inner-City Make Scream", entrambi del 2014, ai tradizionali "Word Paintings" si associa lo sfondo di una discarica che presenta cumuli di oggetti accatastati o di pneumatici strappati; uno scenario desolante di ciò che la società odierna ha dismesso e gettato via, che chiude il cerchio, iniziato da Ruscha nelle altre opere esposte, sull´analisi del progressivo deterioramento del paesaggio contemporaneo.
Gagosian
Gallery
Via Francesco
Crispi, 16 - 00187 Roma
mar-sab 10:30-19:00
www.gagosian.com