E´ in corso a Roma, presso le Scuderie del Quirinale sino al 18 Gennaio 2015 una rassegna dedicata al grande pittore rinascimentale fiammingo Hans Memling. Quest´ultimo nella seconda metà del quattrocento, dopo la morte del suo presunto maestro Roger Van Der Weyden, divenne il pittore più importante e ricercato di Bruges, centro finanziario delle fiandre ed, al tempo stesso, centro artistico e culturale tra i più famosi dell´arte fiamminga dell´epoca.
La mostra è la prima in Italia dedicata al grande genio del Rinascimento fiammingo Hans Memling, che esercitò con la sua arte una grande influenza anche su molti artisti italiani del primo cinquecento.
Bruges all´epoca, era abitata da importanti comunità di mercanti ed agenti commerciali italiani, i quali erano i più numerosi committenti dell´artista fiammingo. Tutto ciò specialmente dopo la morte dei maestri fiamminghi Jan Van Eyck e Rogier Der Weyden.
Questi ultimi erano già molto apprezzati e considerati dalla nobiltà italiana e che dopo la loro scomparsa ritrova nel genio artistico di Memling il nuovo punto di riferimento.
Nella sua bottega molto ben strutturata l´artista iniziò una grande produzione di dipinti devozionali, in cui dimostra la sua straordinaria capacità pittorica con dipinti di grandi dimensioni e complessità prospettiche che portarono la sua fama oltre confine.
La sua fama si espanse ancor di più per l´innovazione che apportò ai ritratti sino ad allora tradizionali. Infatti dietro ogni ritratto venivano dipinti scorci di paesaggi, ai quali si ispirarono nel tempo anche moltissimi artisti Rinascimentali italiani tra i quali il grande Sandro Botticelli.
La mostra in oggetto è curata da Till Holger Borchert del Memling Museum di Bruges.
Indubbiamente è la mostra più completa ed importante dedicata al pittore fiammingo al di fuori delle fiandre. Sono esposte cinquanta opere su fondo scuro affinché i colori possano risaltare nel loro massimo splendore.
La rassegna è suddivisa in sezioni che comprendono opere provenienti da numerose gallerie estere e d´alcune di queste assemblate per l´occasione, come, ad esempio il "Trittico della Crocefissione", eseguito per l´Abate di Bruges Jan Crabbe, in cui il prelato, nel pannello centrale è ritratto accanto al Cristo.
Assemblato per l´occasione anche il "Trittico Pagagnotti", con al centro la tavola con la Madonna in trono col bambino e due angeli e gli scomparti laterali con San Giovanni Battista e San Lorenzo.
Al meraviglioso trittico del Giudizio Universale, rubato dai corsari ed ubicato a Danzica dove tutt´ora si trova, è stato negato il trasferimento dagli addetti ai lavori.
Un'altra sezione della rassegna è dedicata agli altari, altri capolavori assoluti del genio del Rinascimento nordico. Queste opere erano sempre di committenza privata, come ad esempio la Madonna con Bambino ed Angeli ed il Cristo benedicente che è esposto accanto alla copia che dipinse il "Ghirlandaio". Ritratti, Pale d´Altare, Trittici, Pittura di narrazione, tra cui spicca la Passione di Cristo con ventidue scene che furono commissionate da Tommaso Portinari direttore del Banco Mediceo a Bruges. Le opere descritte sono capolavori assoluti che lasciano il visitatore stupefatto dall´armonia dei colori, delle prospettive che donano ai dipinti una luce innovativa per l´epoca e che farà di Memling il genio Rinascimentale nordico per eccellenza più famoso nel mondo.