Portrait de Jeanne Hébuterne, Amedeo Modigliani |
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Al Palazzo
Ducale di Genova è in corso sino al 6
luglio 2017 l´esposizione dedicata ad Amedeo Modigliani, sculture e pittore
italiano scomparso prematuramente, lasciando dietro di sè uno stile pittorico
di rara bellezza.
Il grande
pittore ebbe la prima formazione artistica nella sua Livorno che, all´epoca era
intessuta di tradizione verista e legata alla lezione dei Macchaioli.
Dopo gli studi
classici, Modigliani frequentò lo studio di Guglielmo Micheli, allievo di
Giovanni Fattori che fu poi suo maestro presso l´Accademia di nudo di Firenze.
I gravi problemi
di salute del giovanissimo Modigliani non gli impedirono di viaggiare per
seguire la sua ispirazione primaria : l´Arte.
Il
giovanissimo visitò in compagnia della
Mamma Eugènie Garsin francese originaria di Marsiglia, diversi, musei italiani
da cui trasse molte suggestioni.
La tradizione
pittorica senese fiorentina influirono sulla sua formazione d´artista così pure
i lunghi soggiorni in varie città d´arte come Venezia, Napoli, Roma.
A Venezia subì
la fascinazione degli influssi bizantini e di tutto l´Oriente.
Egli non
appartenne mai ad alcun movimento artistico, scuola o corrente. Trasferitosi a
Parigi agli inizi del Novecento, centro per eccellenza di avanguardie
artistiche, pur aprendosi alla conoscenza di moltissimi artisti creatori di
nuove correnti non fu influenzato né dai fauves, ne dal futurismo ne dalla
metafisica di De Chirico ed altrettanto dalla poetica Dada e dalla rivoluzione
tecnica ed estetica del cubismo.
Modigliani,
fuori dal coro e quindi poco incline a seguire le mode di cui la Parigi dei
primi anni del Novecento era teatro.
Il genio livornese risentì di varie influenze
pittoriche, soprattutto di Cezanne, già morto da molti anni, rimanendo colpito
dalla ricerca della semplificazione delle forme e dell´ingegno cromatico del
maestro del post-impressionismo.
Modigliani
sviluppò quindi uno stile unico, originale, rapido. Infatti non solo non
ritoccava mai i suoi dipinti ma riusciva a terminare un ritratto in appena due
sedute. Celebri i grandi e sensuali nudi femminili così come i volti allungati,
inclinati su colli cilindrici quasi a sostenere le teste come una colonna e che
emanano una spirituale leggerezza ed armonia.
Il Modigliani si
dedicò anche alla scultura ispirandosi alle tradizioni egizie che prediligeva
per il loro magnetismo e fascino misterioso. Durante il periodo dedicato alla
scultura produsse circa una ventina di opere in pietra, in cui si espresse con
grande libertà in un processo di stilizzazione e spiritualità.
Per motivi di
salute fu costretto a lasciare questa arte per tornare a dedicarsi alla
pittura.
Egli ha saputo
unire in maniera magistrale e come pochi piacere e dolore e la bellezza e
sensualità emanate dalle sue opere e profuse sempre e comunque da un velo di
malinconia, da un inquietudine che lo spinge a bruciare molte tappe.
La sua arte,
libera da ogni influenza è pervasa dalla ricerca della bellezza pura, dalla
perfezione delle forme e dalla sublime cromacità.
Oltre ai ritratti
la mostra accoglie disegni, acquarelli e tempere.
Tra tutte le
opere esposte, le Cariatidi simboleggiano l´essenza artistica di Modigliani,
frutto della sua eterna ricerca della bellezza, ricche di suggestioni che
rimandano all´arte primitiva, greca, egiziana ed etrusca donando alla sua Arte
oltre all´immortalità, la dolcezza del mistero.
Così come
Amadeus Mozart, genio musicale ha donato al mondo, pur nella sua brevissima
vita l´immortalità e la suprema bellezza della sua musica, così Amedeo Modigliani,
nello stesso spazio temporale, ha consegnato al mondo il suo genio unico ed
irripetibile.