Civitacampomarano, 400 anime. E´ situato nel cuore del Molise il piccolo e ridente borgo che è tornato a risplendere dopo che una nota artista romana, Alice Pasquini, ha deciso di ridare colore e vigore a questa realtà attraverso le sue meravigliose opere.
Artista romana sì, ma di fama internazionale: Alice Pasquini è una delle poche esponenti femminili della Street Art ad aver lasciato il suo segno a livello europeo, e non solo. Le sue opere si trovano infatti a Parigi, Oslo, Marrakech, Londra, Barcellona e Melbourne.
Pittrice, disegnatrice, illustratrice: in una parola sola, grande artista. Una professionista che non si limita ad interpretare l´arte come forma "classica" e statica d´espressione, ma si fa portavoce di quell´arte impulsiva e dinamica che dialoga con la gente anche in mezzo la strada, attraverso mura e porte: la street art.
Nelle sue opere di street art, Alice Pasquini narra e ritrae i sentimenti umani, figure di uomini e in particolare di donne, che si discostano completamente dalla loro immagine standard e si raccontano in tutta la propria forza e indipendenza.
Cosa è nato dall´incontro di un´artista così poliedrica, innovativa e un antichissimo e semi-disabitato borgo molisano? Un progetto audace, unico, motivato, che ha ridato una straordinaria vitalità a un paese quasi dimenticato. Alice racconta in alcune interviste rilasciate nel web che quando un anno fa ha ricevuto la mail dal comune di Civitacampomarano, la sua prima sensazione è stata quella di una gioia immensa. Non solo perché l´idea di dipingere le mura di un antico borgo la affascinasse sin da subito, ma soprattutto perché, per Alice, quel borgo non era un paese qualsiasi: nonostante l´autrice della mail non lo sapesse, Civitacampomarano è il paese natale di suo nonno, un luogo a cui lei è strettamente legata, sin da piccola.
E´ iniziato così il viaggio artistico di Alice attraverso un borgo bellissimo, ma al tempo stesso vuoto: le sue prime ispirazioni per affrescare il paese hanno preso spunto da fotografie d´epoca, concesse gentilmente dai pochi abitanti che popolano ancora oggi questa realtà. Attraverso istantanee che ritraggono momenti paesani ormai passati ma impressi nelle memorie di chi oggi ancora c´è, l´artista sceglie di dipingere e ricordare quello che un tempo era lì, celebrando a modo suo il passato storico e importante di Civita e di suo nonno.
Dipingendo su antiche mura e vecchie porte, Alice Pasquini rende giustizia a un borgo vittima di uno smisurato spopolamento: Civitacampomarano conta oggi 400 abitanti circa. I bambini sono così pochi che le scuole del posto sono state chiuse da tempo, costringendoli così a frequentare le scuole nei paesi limitrofi; alcune case, addirittura ville, sono bellissime ma completamente in rovina, abbandonate a se stesse, vuote.
Grazie al progetto di Alice, oggi Civita è un paese nuovo. Colorato, brillante, capace di risplendere di luce propria, quella luce una volta perduta ma ritrovata grazie all´arte. Sì, perché l´arte non è soltanto quella delle tele, dei grandi maestri di una volta, dei musei, dei libri di scuola: l´arte è anche quella scintilla capace di ridare vita a un paese semidisabitato, attraverso affreschi su muri, strade, porte; è quell´occasione di stare insieme a guardare uno stesso dipinto e sentirsi di nuovo una collettività; è il ricordare tempi passati e perpetuarli nel presente attraverso scene di vita quotidiana. Questa è l´arte, questo è stato l´obiettivo di una grande artista che è riuscita a far rivivere una realtà semi dimenticata, donandole un aspetto tutto nuovo, migliore. Da una piccola ma importante coincidenza è nato così un progetto artistico che ha coinvolto un paese intero: l´artista ha ricordato suo nonno e i tempi andati di quel piccolo borgo, gli abitanti di Civitacampomarano ricorderanno sempre, d´ora in poi, quello che l´arte di Alice ha ridato alla loro comunità, nuovi occhi per guardare e meravigliarsi ancora di ciò che li circonda.