Una delle mostre più interessanti degli ultimi tempi è sicuramente quella dedicata al grande genio di Matisse, proposta dalle Scuderie del Quirinale sino al 21 Giugno 2015.
Lo stile innovativo e rivoluzionario di Matisse è evidenziato in maniera stupefacente dalla curatrice Ester Coen.
Infatti mai come in questa esposizione tutte le caratteristiche e peculiarità che Matisse ha apportato alla pittura del novecento sono evidenziate in questo universo sconfinato e colorato.
L'ispirazione di Matisse e della sua arte sono al centro della mostra e soprattutto da ogni sua opera emerge l'essenza spirituale di cui è profusa.
Le opere ospitate alle Scuderie del Quirinale sono oltre cento, con capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo e quasi mai viste in Italia.
La sua opera ha impresso per la straordinaria modernità del suo linguaggio l'arte contemporanea, con i colori, le ispirazioni orientali, con le sue linee e con tutti gli elementi interpretati dal genio che proprio perchè alla ricerca di un nuovo mondo interpretativo, sfiora il sublime.
Di un'estetica quindi fondata principalmente sulla sublimazione del colore e dell'idea innovativa di superficie.
Dopo aver frequentato l'Ecole des Beauxarts dove insegnavano molti orientalisti, inizierà la sua fascinazione per l'arte orientale, infatti visitando la grande collezione islamica de Louvre ed altre mostre dedicate all'arte bizantina. Ma fu l'esposizione mondiale del 1900 in cui scopre i paesi musulmani nei padiglioni dedicati all'Egitto, all'Algeria, alla Tunisia, al Marocco, alla Persia e la Turchia.
Da questo momento nulla sarà come prima, anche se la sua arte fu molto influenzata da pittori occidentali quali Van Gogh, Gauguin e Cezanne.
Iniziano i suoi viaggi prima in Algeria che con le sue ceramiche e tappeti riempieranno di colori le sue tele, in Italia invece visitando Firenze, Arezzo, Siena e Padova, sarà abbagliato dagli affreschi di Giotto percependo il sentimento contenuto nell'opera e nei colori.
Ma la vera partenza per Matisse che lo porterà lontano dalle sue tradizioni occidentali sarà l'impatto che avrà alla grande "Esposizione di arte maomettana, a Monaco di Baviera nel 1910".
La prima mostra di arte Musulmana che influenzerà una generazione intera di artisti da Kandinsky alle Corbusier.
Il suo itinerario artistico continua a Mosca nel 1911 per poi proseguire in Africa, in Marocco in particolare Tangeri la bianca.
I colori, la luce la natura accentueranno la musicalità e l'armonia dei suoi colori.
Dalle culture antiche visitate comprende la rappresentazione diversa dello spazio e ciò lo aiuterà ad uscire dalla pittura intimistica di tradizione ottocentesca.
L'essenza spirituale delle culture orientali tracceranno nuovi schemi per Matisse : arabeschi, disegni geometrici propri del mondo ottomano e dell'arte bizantina saranno mete che porteranno l'artista ad una essenzialità, che egli conobbe soprattutto attraverso la conoscenza delle icone russe, come dalle xilografie giapponesi che educano alla leggerezza e all'essenzialità.
La ricerca di Matisse e la fascinazione dell'oriente ai suoi occhi occidentali toccherà in alcune opere la sommità del sublime.
La mostra è divisa in sale in cui sono esposti i suoi più grandi capolavori in cui il colore è protagonista in assoluto come funzione creativa, sognata, immaginata.
Fece parte del movimento Fauve, risposta mediterranea di luce e colore al contemporaneo espressionismo tedesco.
Il genio di Matisse spaziò dalla pittura alla decorazione, allo studio delle stoffe e come tanti artisti dell'epoca collaborerà con i balletti russi nella realizzazione di costumi ed abiti di scena.
Balletto, musica, pittura si intrecciano in un'unica fantastica visione.
Una mostra che esaltata dallo sguardo visionario, profondo talvolta mistico e straordinariamente contemporaneo di un'artista geniale e grandioso come Matisse.