Dalla giornata di oggi basterà un semplice click per visitare il Maxxi di Roma, grazie alla partnership con Google Art Project.
Sarà possibile infatti esplorare attraverso un tour virtuale in 3d il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che annovera al suo interno artisti come Zaha Hadid, Gabriele Basilico, Gino De Dominicis, e tanti altri. Una delle opere cui è dedicata particolare attenzione è "Il grande arazzo" dell´artista Alighiero Boetti, realizzato nel 1971 nel corso del suo secondo viaggio in Afghanistan, tessuto da ricamatrici afgane su suo disegno. Oltre a donarci la bellezza e l´originalità dell´opera l´autore accanto alla sua firma cita la frase "Mettere al mondo il mondo" per sottolineare ed evidenziare la corrispondenza tra arte e vita. L´opera è fotografata in alta definizione con una risoluzione di 7 miliardi di pixel dalla Google Art project.
E´ interessante soffermarsi un attimo per descrivere l´opera "Mappa". Attraverso la stessa viene messa in luce perfettamente la situazione geopolitica mondiale degli anni settanta in piena guerra fredda dove le bandiere dell´Unione Sovietica e degli Stati Uniti D´America avevano il predominio visivo sulle restanti bandiere mondiali. Tutto ciò ad evidenziare quello che poi era un dominio politico diviso in due grandi poli.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere nei mesi passati, la tecnologia della Google Street View ha rivoluzionato e continuerà a rivoluzionare sempre di più il modo di vivere l´arte e l´osservazione della stessa.
Infatti la piattaforma avviata nel 2011 per opera della Google Cultural Institute che, attualmente ospita i maggiori capolavori dei principali musei presenti nel panorama globale, sta dando modo e possibilità a milioni di utenti dislocati in tutto il mondo di poter fruire dei capolavori artistici elimando barriere e costi di ogni tipo. Tutto ciò permette la conoscenza delle maggiori opere con un semplice click, attraverso una semplice visione virtuale.
E´ del tutto evidente che l´aura di un´opera guardata dal vivo è ineguagliabile, ma è pur vero che nell´epoca del vilaggio globale come scritto dal più grande studioso dei fenomeni della comunicazione di massa Marshall McLuhan, nel lontano 1962, non usufruirne dei vantaggi che la tecnologia ci offre sarebbe uno spreco.